"Noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza." (E. Malatesta)

Mozioni e documenti della Federazione Anarchica Italiana


Mozioni approvate al convegno a Empoli del 17-18 settembre 2022


PER L'AZIONE DIRETTA, CONTRO LA DELEGA

Di fronte alla crisi politica e sociale in corso, i partiti hanno deciso di anticipare le elezioni per assicurarsi il potere prima che le loro politiche di guerra e miseria facciano esplodere la questione sociale nei prossimi mesi. Le varie liste elettorali chiamano gli elettori al voto promettendo tutto e il contrario di tutto ben sapendo che le decisioni reali che riguardano la vita di tutt* sono già state prese.

Uno dei motivi guida del dibattito elettorale è quello del pericolo fascista, agitato spesso da quelle stesse forze che hanno contribuito a sdoganare la memoria storica del fascismo così come la galassia neofascista. Questa stessa sinistra istituzionale è protagonista delle politiche di miseria, disoccupazione, guerra e repressione in connessione con i centri finanziari e il grande capitale, che al contrario dei cittadini possono considerarsi veramente rappresentati da queste forze politiche. Ora, quest'area politica agita lo spauracchio del ritorno del fascismo per far dimenticare le proprie responsabilità.

Forte della propria esperienza e della propria storia antifascista e antiautoritaria, la Federazione Anarchica Italiana ribadisce che la lotta contro il fascismo si fa nelle strade, nelle piazze, nei quartieri e nella critica alle tematiche razziste, suprematiste, sovraniste e machiste tipiche del fascismo. Nella legislatura che si è chiusa i Presidenti del Consiglio che si sono succeduti (Conte 1 e 2 e Draghi) non sono stati eletti. Dunque la propaganda elettoralista che dice che il voto serva a scegliere il governo si rivela ancora di più una falsità.

Il sistema elettorale è congegnato per permettere alle segreterie dei partiti di imporre i propri candidati e manipolare poi il voto degli eletti che in questo modo devono obbedire ai rispettivi vertici per ottenere la ricandidatura. Da una parte, sappiamo bene che le politiche di guerra, di tagli al reddito, alle pensioni e ai servizi sono stati condotti da tutti i principali partiti, e che le politiche antipopolari saranno il programma di qualsiasi governo si formerà dopo le elezioni. Dall'altra le sedi in cui effettivamente le scelte di fondo a cui i vari governi si devono attenere hanno natura internazionale e sono negoziate dai governi in sedi che di fatto non sono controllabili tramite le elezioni.

Basti pensare alle politiche che hanno visto l'aumento delle spese militari, l'incremento delle missioni militari all'estero, la militarizzazione del territorio e la scelta di appoggiare la fazione che il cosiddetto Occidente considera più affidabile nei vari conflitti aperti. Queste decisioni sono prese in sedi come la NATO che dimostrano quale sia la vera sostanza della democrazia rappresentativa.

Il continuo peggioramento delle condizioni di vita delle classi sfruttate è avvenuto ininterrottamente sotto governi di vario colore. Questo è coerente con un sistema in cui le politiche economiche sono sostanzialmente pianificate nell'ambito della Commissione Europea, che risponde agli interessi economici che i vari governi rappresentano.

Le politiche monetarie e di bilancio dei governi a loro volta dipendono dalle scelte del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, che condizionano la concessione di finanziamenti al rispetto di criteri che sono imposti da queste istituzioni. È bene ricordare che il sistema di voto all'interno di queste istituzioni si basa proporzionalmente sulla partecipazione dei vari governi al capitale del fondo, favorendo con ogni evidenza chi è già più ricco. Ricordiamo che comunque, eletti o non eletti, legittimi o non legittimi, i governi sono sempre componenti essenziali delle classi dominanti e non possono che esprimere il loro potere con strumenti autoritari e per questo vanno aboliti.

L'aumento dell'astensionismo è proporzionale all'aumento del malcontento sociale, che rimarrà inefficace finché si limiterà al semplice non recarsi alle urne. Questo malcontento sociale avrà uno sbocco fattivo nel momento in cui si trasformerà in azione diretta ed autorganizzazione per il cambiamento della società in senso egualitario e libertario.

La Federazione Anarchica Italiana si impegna a sostenere le lotte dal basso, convinta che sia l'azione popolare e non il voto che potrà sconfiggere il fascismo, la povertà, la guerra, il patriarcato, la devastazione ambientale. Insomma, le politiche che in questi anni sono state portate avanti da governi espressione delle forze politiche che oggi si contendono il voto. Le elezioni sono una delega in bianco a gente che ha il solo scopo dii restare al potere appoggiando gli interessi dei ricchi e dei potenti che li sostengono. Le anarchiche e gli anarchici non votano, organizzati e lotta con le anarchiche e gli anarchici.

Federazione Anarchica Italiana
Convegno di Empoli del 17-18 settembre 2022


QUESTIONE SOCIALE E SCIOPERO GENERALE

La guerra è il tema che domina lo scenario quotidiano, il dibattito politico e la campagna elettorale. La guerra ispira l'azione del governo e orienta l'economia. Con la scusa della guerra si tagliano i finanziamenti alla scuola, alla sanità, all'assistenza. Con la scusa della guerra il governo impone il limite del 2,5% agli aumenti contrattuali, limite che probabilmente sarà ribadito nella nota di aggiornamento al documento di economia e Finanza.

L'economia di guerra significa miseria e disoccupazione per le classi sfruttate. l'OCSE prevede che i salari diminuiranno del 2,3% e in particolare, in Italia, del 3%. Tutto questo aggrava la crisi sociale; la risposta delle forze politiche parlamentari è costituita da misure diverse, ma tutte a sostegno dei capitalisti e delle loro imprese, il solito assistenzialismo per ricchi. Intanto aumenta la miseria, la militarizzazione del territorio, l'espansione militare, la devastazione ambientale. L'espansionismo militare ed economico dello Stato italiano in Africa e Asia contribuisce all'impoverimento generalizzato, alla predazione di risorse, all'emergenza alimentare, alle guerre e migrazioni forzate in molti settori del mondo. Solo gli sfruttati possono realmente agire per bloccare l'imposizione della crisi, della povertà, della guerra, senza delegare a nessuna compagine governativa la soluzione dei propri bisogni.

Per questi motivi le anarchiche e gli anarchici riuniti in convegno a Empoli il 17 e 18 settembre 2022 ribadiscono il loro sostegno e la loro presenza attiva nelle lotte sociali che dai quartieri, dalle periferie, dai luoghi di lavoro e di aggregazione sociale sono volte a mettere in crisi i governi del capitale e della guerra nella prospettiva di costruire un modo di produzione e distribuzione che abolendo la proprietà privata abbia al centro la dignità delle persone, la salvaguardia dell'ambiente e non i profitti individuali. La FAI sostiene lo sciopero generale contro la guerra e l'economia di guerra promosso dai sindacati di base in quanto elemento importante della costruzione di un'opposizione sociale al governo e si impegna a partecipare ai percorsi di costruzione dello sciopero sia a livello locale che nazionale.

Individuiamo nel 4 novembre una data in cui portare nelle piazze i nostri contenuti di lotta contro le spese militari, l'industria bellica, la militarizzazione delle città e dei paesi, i poligoni, le basi militari e le missioni all'estero, come tappa di una campagna di lungo periodo su questi temi. Sosteniamo con forza il percorso intrapreso dal sindacalismo di base e conflittuale per un nuovo sciopero generale contro la guerra e l'economia di guerra previsto nei prossimi mesi. Sarà importante in questo senso costruire iniziative sia a livello locale che nazionale e ci impegneremo in tal senso.

Federazione Anarchica Italiana
Convegno di Empoli del 17-18 settembre 2022


CONTINUIAMO LA LOTTA CONTRO GUERRA E MILITARISMO

Il clima di guerra continua a rafforzarsi, in Italia come nel resto del mondo. Il perdurare della guerra in Ucraina così come il moltiplicarsi dei conflitti in varie parti del pianeta fanno si che la guerra faccia parte ormai della nostra quotidianità.

In questo quadro si inserisce il recente rifinanziamento delle missioni militari all'estero, votato come sempre in maniera bipartisan in Parlamento. Nonostante questa situazione di crescente militarizzazione sociale e di propaganda bellica portato avanti dai media mainstream, anche in questi ultimi mesi non sono mancate iniziative antimilitariste diffuse sui territori, in particolare contro le basi militari e le infrastrutture belliche.

Porteremo avanti il nostro impegno antimilitarista che ci vede da sempre attivi, sia come Federazione che all'interno delle varie situazioni di movimento; in particolare continueremo a sostenere il percorso dell'Assemblea Antimilitarista che vedrà nei prossimi mesi nuove scadenze alle quali ci impegniamo a partecipare.

Individuiamo nel 4 novembre una data in cui portare nelle piazze i nostri contenuti di lotta contro le spese militari, l'industria bellica, la militarizzazione delle città e dei paesi, i poligoni, le basi militari e le missioni all'estero, come tappa di una campagna di lungo periodo su questi temi. Sosteniamo con forza il percorso intrapreso dal sindacalismo di base e conflittuale per un nuovo sciopero generale contro la guerra e l'economia di guerra previsto nei prossimi mesi. Sarà importante in questo senso costruire iniziative sia a livello locale che nazionale e ci impegneremo in tal senso.

Federazione Anarchica Italiana
Convegno di Empoli del 17-18 settembre 2022

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