"Noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza." (E. Malatesta)

Mozioni e documenti della Federazione Anarchica Italiana


Mozioni approvate al Convegno del 12-13 Maggio 2001 a Bologna

La logica del profitto macina uomini, strutture sociali (istruzione, sanità previdenza, etc.), garanzie ed ambiente e oramai domina incontrastata a livello planetario. L'affermarsi del capitalismo va di pari passo con il rafforzamento del controllo statale. Controllo che si esplica nell'accentuarsi sul piano interno di politiche di stampo disciplinare e, su scala internazionale, nel moltiplicarsi di conflitti ad alta e bassa intensità, significativamente promossi come operazioni di polizia internazionale (dall'Iraq alla Colombia, passando per la ex Jugoslavia).

Fondo Monetario Internazionale, Organizzazione Mondiale del Commercio, NATO, etc. sono organismi intergovernativi. L'attuazione degli accordi sottoscritti nei vari ambiti transnazionali è garantita dai solidi manganelli dei singoli stati. Al traslarsi sul piano internazionale del controllo statuale dell'economia fa da puntuale contrappunto l'accentuarsi della dimensione repressiva. I vari club di ricchi e potenti sono funzionali a tessere una trama di dominio sull'intera superficie della terra, progettando politiche economiche, ambientali, militari di supremazia di pochi rispetto all'immensa maggioranza delle popolazioni.

In particolare decenni di politiche varate dagli annuali vertici dei G8 (un tempo G7) hanno dato luogo al consolidamento di una piramide di gerarchie feroci sul pianeta: assistiamo infatti ad una corsa sfrenata e folle verso la cima della piramide, con una concentrazione di poteri in ogni campo nelle mani di pochi, spesso irresponsabili e miopi, ossia incapaci di andare al di là del perseguimento brutale del mero interesse personale ed immediato, per sé e per la propria élite di riferimento a livello di ciascuna delle 8 potenze.

Unitamente all'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che raggruppa i 29 principali paesi industrializzati), alle istituzioni finanziarie internazionali che dettano i ritmi dell'erogazione del denaro sulla terra (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Banca per i Regolamenti Internazionali), al WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) che norma in maniera totale gli scambi di merci e servizi tra le nazioni, il G8 è l'organismo responsabile in via prioritaria delle strategie politiche che il club dei ricchi-e-potenti persegue su scala mondiale. Queste politiche hanno ulteriormente divaricato le disuguaglianze tra i popoli allargando la forbice della differenza tra un nord del pianeta, ricco, militarmente schiacciante, tecnologicamente avanzato, minoranza nel pianeta, ed un sud reso sempre più povero nonostante le principali e più importanti materie prime risiedano da quelle parti: petrolio, oro, materiali pregiati, materie prime per le tecnologie di punta.

Ma anche nel cuore dell'impero cresce la divaricazione delle classi: oggi precarizzazione del lavoro, privatizzazione dei servizi, erosione delle garanzie e dei diritti fanno parte del nostro panorama quotidiano.

Per opporsi efficacemente alle politiche distruttive e liberticide dei vari G8, BM, FMI, WTO occorre promuovere lotte al contempo radicali e radicate, capaci di creare una stabile connessione solidale tra gli oppressi del nord e del sud del mondo.

In questa prospettiva consideriamo importanti le mobilitazioni contro i vertici dei potenti della terra ma riteniamo altresì prioritaria la lotta su scala internazionale per la tutela dell'ambiente, la difesa della libertà e del reddito dei lavoratori, contro le spese militari e le guerre, contro la discriminazione e il razzismo.

Questo primo scorcio di secolo apre nuove prospettive alla proposta ed all'azione degli anarchici, che ovunque sono stati protagonisti delle lotte contro la globalizzazione. Ma occorre fare un salto in avanti, occorre perseguire una pratica di sottrazione dallo spettacolo e di costruzione di proposte concrete. E bisogna farlo in fretta, prima che anche la contestazione ai vertici dei potenti si trasformi in un rito da celebrare periodicamente. Bisogna tessere una rete forte e solidale non solo virtuale ma anche reale, costruendo massa critica ma sapendosi anche fare polvere, capace di insinuarsi ovunque, per inceppare la macchina infernale dei potenti.

I compagni e le compagne presenti al convegno FAI di Bologna del 12 e 13 maggio

I compagni e le compagne presenti al convegno FAI di Bologna del 12 e 13 maggio ritengono importante una presenza autonoma, autorganizzata capace di valorizzare in modo precipuo la dimensione comunicativa alle mobilitazioni contro il G8 a Genova.

Decidono pertanto:

    * di aderire all'"Appello al movimento anarchico e libertario per..." e quindi di partecipare alla manifestazione del 9 giugno a Genova.
    * di sostenere e promuovere mobilitazioni a carattere locale sabato 14 luglio
    * Valutano con favore che, i sindacati di base, accogliendo l'appello loro rivolto, abbiano indetto uno sciopero generale il 20 luglio e decidono pertanto di partecipare alla manifestazione che si svolgerà in concomitanza dello sciopero.
    * invitano altresì alla costruzione di una presenza specifica per sabato 21 luglio




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