Non abbiamo visto ancora niente! Questo è il
mantra che serpeggia da un po' di tempo, da quando cioè il
lockdown ha cominciato a presentare il conto e gli aiuti promessi
tardano a rimpinguare le tasche di una parte consistente del corpo
sociale. Stiamo in qualche modo scampando all'attacco diretto
della pandemia – stando a quanto si evince dai dati ufficiali su
contagi, decessi e guarigioni – ma quello che la fase acuta si sta
lasciando dietro, oltre ad un elevato numero di morti che in molti
casi potevano essere, è una situazione sociale disastrosa; siamo
però solo all'inizio.
Presi tra l'incudine di una stagnazione cronica ed il martello del
mercato del debito, stiamo letteralmente navigando a vista.
Andiamo per ordine cercando di riannodare un filo...
La Commissione di Relazioni dell'Internazionale di Federazioni
Anarchiche (CRIFA) esprime sostegno e la propria solidarietà
internazionalista alle lotte contro la dittatura di Alexander
Lukashenko della popolazione in Bielorussia, un movimento di massa
a cui partecipano i nostri compagni e le nostre compagne
anarchic@. La situazione in Bielorussia è conseguenza della
dittatura autocratica che dura da 26 anni, dell'attuale crisi
economica, sanitaria e dei servizi pubblici. Un'ondata di proteste
ha riempito le piazze del Paese per chiedere il ritiro del
dittatore.
In quanto anarchic@, non ci appassiona il dibattito sull'equità o
meno delle ultime elezioni...
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Durante tutto il periodo del lockdown la FAI e i suoi gruppi
hanno continuato la loro attività in varie forme. Numerosi
gruppi e individualità della Federazione hanno dato vita a
iniziative di lotta, controinformazione, solidarietà e mutuo
appoggio. In alcuni casi nostri compagni e compagne hanno
ricevuto multe per aver manifestato in barba ai divieti
governativi.
Molti testi di analisi e comunicati prodotti sia da gruppi
locali che dalla Commissione di corrispondenza hanno avuto
un'ampia diffusione.
Umanità Nova ha continuato ad uscire ininterrottamente, sia in
versione web che cartacea, sfidando quindi tutte le difficoltà
che i provvedimenti governativi (come sempre a tutela dei
profitti e non della salute) hanno causato a tutte le attività
politiche e militanti. In particolare...
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L'emergenza Covid ha determinato una fase in cui sono emerse
ancora una volta con evidenza potente le caratteristiche tipiche
del capitalismo. In uno scenario di ulteriore polarizzazione tra
povertà e ricchezza, le politiche governative dimostrano che lo
Stato è nemico degli sfruttati e delle sfruttate. In un clima di
pesante repressione, mentre i nostri territori erano sempre più
militarizzati, il governo ha continuato a finanziare le spese
militari e a programmare missioni coloniali. Con il pretesto del
rilancio dell'economia sono state rifinanziate le grandi opere,
le speculazioni edilizie e lo scempio ambientale, sostenendo i
padroni a discapito di lavoratrici e lavoratori. Intanto scuola
e sanità sono al collasso.
La Federazione Anarchica Italiana riunita... Continua
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Il 25 maggio, a Minneapolis, negli Stati Uniti, quattro
poliziotti hanno arrestato George Floyd per il presunto uso di
una banconota contraffatta da 20 dollari. Ammanettato, è stato
gettato a terra da tre di loro e immobilizzato, mentre
l'ufficiale di polizia Derek Chauvin lo soffocava appoggiando il
proprio ginocchio sul suo collo per 8 minuti e 46 secondi,
continuando anche dopo avergli fatto perdere chiaramente
conoscenza, uccidendolo davanti agli occhi degli astanti.
Negli USA, la violenza della polizia è uno dei pilastri su cui
si regge uno stato che colpisce selvaggiamente per mantenere il
proprio potere, all’interno come all’esterno dei propri confini.
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